«Inizia negli anni ’80 il nostro percorso di agricoltori: piccoli campi in forte pendenza, terrazzamenti, percorribili solo a piedi, mai compattati da mezzi pesanti, mai diserbati, circondati da flora spontanea, rifugio di specie utili all’ecosistema. Questo paesaggio rurale antico ci spinge a scegliere da subito l’agricoltura biologica, ottenendo, da pionieri controcorrente, la certificazione nel 1994. Oggi di più: la permacultura come meta naturale di un procedere con passione, rispettando i ritmi della natura, osservando e correggendo con umiltà, per favorire le relazioni utili che rendono stabile il sistema. I nostri alleati: la fauna del suolo, gli insetti, le “malerbe”, cibo utile per l’uomo e per tutti gli abitanti del vigneto. La pianta restituisce generosamente uve mature e sane, da cui nasce un vino vivace e longevo, espressione dell’equilibrio raggiunto con molta pazienza e costanza».

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