«Il pendolo dei Foucault cadenza i tempi di un’altra epoca. Quella dove il ritmo del vino non era sempre quello del mercato, dove le bottiglie uscivano dalla cantina quando il “vigneron” stimava finito l’affinamento: 18, 24, 30 mesi… Charly e Nady sanno quando i loro Saumur – rossi di Champigny e bianchi di Brézé – scendono nella loro cantina trogloditica, raramente quando ne escono. Quando il millesimo lo permette, i rossi si articolano intorno a tre cuvée, di cui due provenienti da vigneti specifici: “Les Poyeux”, dal carattere generoso e maturo ma più rigido in tannini di “Le Bourg”, soave ed elegante. Entrambi hanno una vita, un respiro naturale, un altruismo che li rende vicini, amichevoli in gioventù, e procurano un brivido sconosciuto quando incrociate un’incunabolo del 1959 – del livello dei più grandi Saint- Emilion dell’annata, o di un 1989. “Le Bourg” conferma il suo status mitico per ricchezza, per i ricami di un legno elegante, per la finezza dei tannini, eccezionale. Da schierare in cantina con gli immortali.» – La Revue du vin de France – febbraio 2006

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